venerdì 14 novembre 2008

LA ZINGARA RAPITRICE

L'indagine fa parte di una più ampia ricerca commissionata dalla Fondazione Migrantes al Dipartimento di Psicologia e Andropologia culturale dell'Università degli Studi di Verona. La ricerca era volta a questa pura verifica: visto che i non zingari dicono che gli zingari rubano i bambini, e visto che sinti e rom dicono invece che sono i non zingari (quelli che essi chiamano gage o gagé) che si appropriano dei loro figli, chi ha ragione?

L’analisi prende in considerazione ventinove casi, oltre undici di sparizione di minori (dunque, 40 in tutto), sui quali è da subito opportuno indicare il risultato principale della ricerca, e cioè che non esiste nessun caso in cui sia avvenuta una sottrazione del bambino: nessun esito, infatti, corrisponde ad una sottrazione dell’infante effettivamente avvenuta, ma si è sempre di fronte ad un tentato rapimento, o meglio, ad un racconto di tentato rapimento.
Molto spesso i media denunciano il "fatto" dando come provato e "vero" il tentato rapimento ignorando poi le dichiarazione anche ufficiali che lo smentiscono. Se poi qualche volta tornano sulla vicenda, non è per comunicare che i Rom non c’entrano niente, ma è perché l’esito scioglie in sé altri eventi: truffe, fatti drammatici, situazioni che suscitano ilarità. Si è cercato anche di verificare se, per i casi in cui era stata sporta denuncia, ma in cui i presunti rapitori si erano dati alla fuga, le indagini avessero risolto la vicenda in qualche modo: si tratta di un ulteriore accertamento rispetto al fatto che, se non c’è stata più nessuna notizia in merito, questo ci può far dire che non si era poi svolto nessun arresto. D’altra parte laddove le Forze dell’ordine tramite le proprie indagini verificano che è stato solo une equivoco: una percezione errata della situazione, la stampa ne dà poca o nessuna notizia.


L'indagine può essere richiesta in forma integrale alla Fondazione Migrantes della CEI.

Nessun commento: