domenica 31 maggio 2009

La rete di Honsell


Molto interessanti le riflessioni che il Sindaco di Udine ha rappresentato nel corso dell'incontro dello scorso Venerdì c/o la Comunità Montana, promosso dal candidato sindaco Mariolina PATAT e dalle liste che l'appoggiano.

In un mondo globalizzato, nessuno può più pensare di farcela da solo; nessun comune, neanche una Città come Udine può lavorare guardando solo all'interno del proprio confine e ponendosi con un ruolo egemone rispetto al Friuli. Per Honsell, è il momento di lavorare in rete; reti locali, di prossimità, con i comuni contermini, ma anche reti più grandi di dimensione provinciale. I temi sul tappeto richiedono sinergie, lavoro di squadra (il gestore unico del ciclo dei rifiuti, del ciclo dell'acqua, i trasporti pubblici, la sanità, ecc...). Nessuna realtà locale può pensare di sopraffare l'altro, è un suicidio. Bisogna invece valorizzare le eccellenze che risiedono anche in piccoli comuni; bisogna ragionare su scale più ampie. Il modello comunale (che ci viene ancora dal Medioevo) va rivisto in quest'ottica: se tutti portano qualcosa tutti ci guadagnano.
In conclusione il prof. Honsell ha ringraziato quanti, in questo momento difficile, si impegnano in politica ed ha augurato a Mariolina ed alla sua squadra il meritato successo affinché in futuro si possano davvero stringere alleanze virtuose tra amministrazioni comunali lungimiranti.

giovedì 28 maggio 2009

Per il futuro



L’ambiente in cui viviamo va riconosciuto come risorsa limitata, perciò intendiamo operare coerenti con un’idea di sviluppo sostenibile, in modo da soddisfare le nostre necessità senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie.
Qualificare in maniera intelligente le risorse esistenti nella nostra cittadina costituisce uno dei migliori investimenti per il futuro.

I tratti essenziali dell’azione di governo saranno:

  • strutturare il quadro conoscitivo del territorio, mediante indicatori, indici e sistemi informativi, utili a definire quadri conoscitivi, lo stato dell’ambiente, le attività di pianificazione, programmazione e valutazione dell’efficacia delle politiche attuate e garantire una corretta e costante informazione alla popolazione;
  • la gestione del territorio non solo con l’obiettivo di regolarne l’uso, ma anche con quello di perseguirne la tutela e la valorizzazione, puntando con decisione ad uno sviluppo sostenibile del territorio di Gemona e del Gemonese;

mercoledì 27 maggio 2009

Il benessere, i servizi alla persona e la qualità della vita

Nell’accezione moderna la salute non è solo l’assenza di malattia, ma ricomprende il complesso del benessere psico-fisico e sociale dei cittadini. I determinanti di salute sono molteplici ed afferiscono a competenze diverse, solo in parte strettamente sanitarie; per questo è necessario sviluppare politiche integrate di salute mediante progetti cui devono concorrere tutti i portatori di interesse. L’Amministrazione comunale (che per legge ha la responsabilità della salute pubblica locale) deve governare questi processi, deve farsi particolarmente attenta nel “leggere” i bisogni del territorio promuovendo risposte coerenti ed efficaci. Vogliamo perciò favorire la salute e la qualità della vita mediante:

· sinergie fra politiche della salute e politiche cittadine strategiche che influiscono sul tema della salute;
· sviluppo fisico, economico e sociale della città attento all'equità, alla sostenibilità ed alla valorizzazione del capitale sociale;
· responsabilizzazione dei cittadini e loro partecipazione al dibattito sulle scelte pubbliche per la città.


In quest’ottica ci impegnamo per:



· realizzare un grande progetto per la salute, d’intesa con l’A.S.S N. 3, nel quale integrare le politiche della salute e le politiche cittadine strategiche che influiscono sul tema della salute (traffico, qualità dell’aria, elettrosmog, alimentazione, stili di vita, ecc.);
· favorire il rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali (Distretto, Servizi Sociali, Centro Diurno per gli anziani, Dipartimento di Prevenzione, SerT) operando per un razionale accorpamento di taluni servizi presso l’area dell’Ospedale;
· sostenere l’autonomia istituzionale dell’A.S.S. n. 3 Alto Friuli e, per Gemona, il ruolo di Ospedale integrato di rete;
· garantire servizi pubblici in funzione delle esigenze dei cittadini (es. maggior flessibilità di orari di uffici pubblici, asili e scuole).
· politiche innovative per rispondere alle problematiche legate alle diverse fasce d'età (infanzia, giovani, anziani) ed alle situazioni di fragilità/debolezza/disagio dei singoli e delle famiglie (in stretto raccordo con i Servizi Sociali e l'ASS3, le Associazioni di volontariato sociale, la Parrocchia, ecc.)
· sostegno e collaborazione con le Associazioni di volontariato sociale ed altri attori per la costruzione di una Gemona sempre più solidale ed attenta alle crescenti necessità di parte della cittadinanza.
· potenziare servizi e forme di sostegno a favore della genitorialità e della famiglia; in particolare attivare una "ludoteca"-doposcuola, che possa diventare luogo d'incontro/confronto per i genitori;
· razionalizzare e sviluppare, mettendoli in rete, gli interventi -diretti e indiretti- nel settore dell'aggregazione giovanile;
· favorire la partecipazione dei giovani alla vita politica e sociale del Comune ed alle sue attività e iniziative (artistico-culturali, ricreative, di volontariato, sportive ecc.) offrendo spazi di maturazione e crescita;
· collaborare con le Scuole, le Associazioni ecc. per diffondere soprattutto tra i più giovani scelte di cittadinanza attiva e responsabile e favorire l'avvicinamento delle giovani generazioni alla vita politica cittadina;
· favorire l'inserimento di persone svantaggiate nei percorsi lavorativi "protetti" tramite le cooperative sociali del territorio, anche all'interno della "Colonia Pecol";

Particolare attenzione va posta alla risorsa “anziani”: il Gemonese e l’Alto Friuli presentano tra le più alte concentrazioni di anziani d’Italia. In questo contesto va attuato un forte ed innovativo progetto politico orientato a: valorizzare le capacità e i saperi degli anziani per impieghi nei servizi socialmente utili, favorire l’incontro tra generazioni, offrire una residenza autonoma ad anziani a rischio di solitudine; promuovere l’autogestione e la socializzazione degli ospiti; ritardare o evitare il ricovero in residenze protette.
· riconvertire una porzione del patrimonio edilizio nel Centro cittadino per creare un Condominio Solidale (ci sono già buone pratiche in diversi Comuni italiani);
· favorire la costituzione di centri di aggregazione e socializzazione per anziani (aperti almeno nei fine settimana);
· mantenere il servizio di "taxi per anziani", estendendone i criteri e le modalità di fruizione;

Lettera agli elettori


Sono Sandro Venturini, della famiglia dei “Bachet”. Ho 45 anni; sono sposato con Sandra e abbiamo due figlie: Erica e Giulia.
Ho lavorato per oltre 10 anni presso il Comune di Gemona come geometra; da 16 anni opero presso l’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 e coordino i Tecnici della Prevenzione (sicurezza del lavoro, alimenti e acque potabili, salute pubblica, veterinaria). Per questo sono particolarmente attento ai temi della salute e del benessere della comunità.
Fin da giovane ho svolto attività di volontariato sociale soprattutto in ambito parrocchiale.
L’importanza che attribuisco all’educazione dei giovani mi ha anche spinto ad accettare l’incarico di presiedere il Consiglio d’Istituto della Scuola Media Statale di Gemona, responsabilità che rivesto da 4 anni.
Ho aderito all’impegno in politica perché lo ritengo un dovere civile, una responsabilità morale alla quale non ci si può sottrarre. Mi è sempre rimasto impresso un cartellone che si trovava all’ingresso della casa parrocchiale di Osais, dove ho trascorso molte delle mie estati giovanili, che riportava in sintesi questo messaggio:
“in questa casa troverai quello che sei stato capace di portare”.
Sogno una Gemona più solidale, dove contino, al disopra di tutto, i rapporti tra le persone; una Gemona dove gli anziani e i giovani siano visti come una risorsa da coltivare, da cui trarre ragioni di saggezza dagli uni e stimoli di novità dagli altri. Sogno una Gemona dove le linee di sviluppo della città siano frutto del dialogo e della condivisione con tutti i cittadini. Sogno una Gemona dove il territorio e l’ambiente siano motivo di uno sviluppo responsabile, di un turismo “dolce”, siano un patrimonio da lasciare in eredità ai nostri figli migliore di quanto l’abbiamo trovato.
Questi sogni vorrei realizzarli con la squadra di amici della Lista Civica CON TE GEMONA e con la competenza e l’impegno del Sindaco MARIOLINA PATAT.
Per questo chiedo la vostra fiducia.
Vi ringrazio sin d’ora.
Sandro Venturini

sabato 23 maggio 2009

Arriva Honsel


Idee in Comune


Ho aderito all’impegno in politica perché lo ritengo un dovere civile, una responsabilità morale alla quale non ci si può sottrarre: se vogliamo che il nostro paese sia migliore non possiamo solo lamentarci ma dobbiamo agire in prima persona. Mi è sempre rimasto impresso un cartellone che si trovava all’ingresso della casa parrocchiale di Osais, dove ho trascorso molte delle mie estati giovanili, che riportava in sintesi questo messaggio: “in questa casa troverai quello che sei stato capace di portare”.
Sogno una Gemona più solidale, dove contino, al disopra di tutto, i rapporti tra le persone; una Gemona dove gli anziani e i giovani siano visti come una risorsa da coltivare, cui trarre ragioni di saggezza dagli uni e stimoli di novità dagli altri. Sogno una Gemona dove le linee di sviluppo della città siano frutto del confronto e della condivisione con tutti i cittadini. Sogno una Gemona dove il territorio e l’ambiente siano motivo di uno sviluppo responsabile, di un turismo “dolce”, siano un patrimonio da lasciare in eredità ai nostri figli migliore di quanto l’abbiamo trovato.

Idee per Gemona n. 2



Gemona necessita di un rilancio del suo ruolo rispetto al territorio circostante: si tratta di ricostruire i rapporti con le Amministrazioni vicine per affrontare problematiche comuni (sanità, scuola, sviluppo economico e commerciale, trasporti, rifiuti, acque, ambiente, ecc.) .
Gemona necessita di un nuovo stile di governo, che sappia coniugare i reali bisogni della persona con lo sviluppo sostenibile; che sia fondato su una progettualità pluriennale che, partendo dall’analisi delle maggiori questioni irrisolte ereditate dalle Amministrazioni precedenti, sviluppi progetti chiari, integrati e di prospettiva. Questo non può prescindere dalla partecipazione attiva di tutte le realtà cittadine nelle scelte delle linee di futuro, attraverso strumenti di partecipazione reale.
La qualità della vita delle persone e il benessere dei Gemonesi vanno di pari passo con la qualità del territorio e dei servizi: è necessario partire da una conoscenza approfondita del contesto storico - culturale - territoriale per disegnare un futuro che tenga conto delle nuove emergenze / esigenze dei cittadini.

Dal nostro programma elettorale



Noi ci riconosciamo nei principi fondamentali della Costituzione Italiana: il primato della persona, la solidarietà, la corresponsabilità sussidiaria dei cittadini e delle autonomie locali, la qualità della vita intesa sia come difesa dell’ambiente, sia come vita degna dell’uomo a livello economico, sociale, culturale e spirituale.
In coerenza con questi principi condividiamo le seguenti linee programmatiche generali:
1. La difesa della Costituzione e della legalità democratica: occorre superare la visione individualistica per perseguirne una che veda al centro “la persona” inserita in una realtà sociale e relazionale. Parimenti riteniamo che sia fondamentale la competenza e l’onestà della classe dirigente, contrastando posizioni conflittuali tra interessi pubblici e privati.
2. La difesa dello stato sociale: è necessaria una vigilanza socialmente responsabile sulla concezione privatistica dell’economia che si traduce nella privatizzazione della sanità, della previdenza, dei beni culturali, dell’istruzione, della giustizia, dell’ambiente, dell’energia, dell’acqua. Solo all’interno di un rapporto equilibrato tra privato e pubblico e tra legittima autonomia del mercato e rispetto di regole etiche e sociali imprescindibili si potranno ricercare soluzioni che armonizzino in modo nuovo efficienza e solidarietà, mercato e Stato.
3. Il bene comune: è necessario riaffermare il primato del bene comune, inteso come raggiungimento di traguardi sociali, di sviluppo economico, di qualità della vita rifiutando la concezione egoistica di un bene comune inteso come somma dei beni individuali. Solo nell’ottica del concetto integrale di bene comune possono trovare spazio il rifiuto della guerra, la volontà sincera di combattere la fame e le malattie nel mondo, il dovere di salvaguardare l’equilibrio ecologico del pianeta.
4. La laicità: con riferimento ai principi costituzionali di laicità dello Stato si ritiene che, nelle nostre società pluriculturali e plurietniche, il problema di trovare una via all’incontro e al confronto interculturale e interreligioso è diventato improrogabile ed urgente. Riteniamo che la laicità dev’essere intesa non come separazione tra diversi ma come “fecondazione reciproca” delle diverse identità culturali, per realizzare la migliore società possibile.

Idee per Gemona

«Gemona ha bisogno di una politica che sappia ascoltare. Ascoltare i cittadini, le imprese, il mondo del lavoro, il volontariato, i giovani, gli anziani, le famiglie.Gemona ha bisogno di una politica che sappia fare rete. Con i Comuni vicini, le istituzioni, le realtà economiche, sociali e culturali, con le borgate, le associazioni, con tutte le energie della città.Gemona ha bisogno di una politica che sappia decidere. Individuare percorsi possibili e realizzabili e metterli in atto con competenza, passione, coraggio.Gemona ha bisogno di nuovi metodi, nuove proposte, nuovi volti.»





Presentazione delle liste


... E SIAMO GIA' IN PIENA CORSA ....



Parco di Via Dante - Domenica 17 Maggio

In questi giorni le persone che incontro mi pongono 2 domande.

1. CE LA POSSIAMO FARE?
Non lo so? Se lo sapessi sarei un mago. So però una cosa, che la meta che abbiamo davanti e che dobbiamo raggiungere dipende molto dal viaggio, dal percorso che faremo, soprattutto da quanti saremo a crederci e a camminare insieme. Lo dico con l’esperienza dell’alpinista: per portare a volte solo un uomo o due sulla vetta di una grande montagna (un 8000) ci vuole il lavoro di una grande squadra, ci vuole la volontà e l’esperienza di ciascuno. Quello che vi chiediamo in questo mese è di invitare più persone possibili a camminare insieme a noi; allora il cammino sarà più leggero ed avremo maggiori possibilità di portare a termine il nostro viaggio.
Zaino in spalla dunque: se sarà così ce la possiamo fare.

2. SE VINCETE CHE COSA FARETE PER GEMONA?
In queste settimane ci siamo confrontati, abbiamo messo insieme un sacco di idee, le abbiamo raccolte nel ns. programma elettorale (lo trovate sul sito: www.mariolinapatat.it); ma a noi non piace la politica delle promesse (l’autobus per gli anziani, meno tasse per tutti, ecc..). Per questo noi non siamo qui a fare delle promesse in cambio di voti: questa è la vecchia politica dello scambio.
Quello che noi ci sentiamo di garantire, perché è quello che pensiamo sia davvero il punto qualificante, è un nuovo metodo di lavoro, un nuovo metodo di gestire la cosa pubblica: un metodo che parte dall’ascolto e dalla lettura dei bisogni; un metodo che sa mettere in rete tutte le buone energie di Gemona, un metodo in cui le decisioni strategiche per lo sviluppo della nostra città non sono assunte da pochi ma sono frutto del dialogo, del confronto e della condivisione con tutti i cittadini; un metodo dove si presti particolare attenzione a chi fa più fatica e chi è meno fortunato. Un metodo dove i rapporti tra le persone vengono prima degli interessi di pochi.
Su questo ci impegnamo.

Abbiamo un grande sogno, cambiare Gemona; ma per cambiare una città non basta una persona ma ci vuole la volontà, l’impegno la partecipazione di tutti i cittadini.

Grazie di nuovo e buon cammino a tutti noi.


sabato 9 maggio 2009

Essere stranieri


Oggi la sfida è per tutti quella di articolare verità e alterità nel senso della comunione, dell’ascolto e dell’incontro , non dell’esclusione.


Enzo Bianchi – Priore della Comunità di Bose – Per un’etica condivisa - EINAUDI 2009