Ho aderito all’impegno in politica perché lo ritengo un dovere civile, una responsabilità morale alla quale non ci si può sottrarre: se vogliamo che il nostro paese sia migliore non possiamo solo lamentarci ma dobbiamo agire in prima persona. Mi è sempre rimasto impresso un cartellone che si trovava all’ingresso della casa parrocchiale di Osais, dove ho trascorso molte delle mie estati giovanili, che riportava in sintesi questo messaggio: “in questa casa troverai quello che sei stato capace di portare”.
Sogno una Gemona più solidale, dove contino, al disopra di tutto, i rapporti tra le persone; una Gemona dove gli anziani e i giovani siano visti come una risorsa da coltivare, cui trarre ragioni di saggezza dagli uni e stimoli di novità dagli altri. Sogno una Gemona dove le linee di sviluppo della città siano frutto del confronto e della condivisione con tutti i cittadini. Sogno una Gemona dove il territorio e l’ambiente siano motivo di uno sviluppo responsabile, di un turismo “dolce”, siano un patrimonio da lasciare in eredità ai nostri figli migliore di quanto l’abbiamo trovato.
Sogno una Gemona più solidale, dove contino, al disopra di tutto, i rapporti tra le persone; una Gemona dove gli anziani e i giovani siano visti come una risorsa da coltivare, cui trarre ragioni di saggezza dagli uni e stimoli di novità dagli altri. Sogno una Gemona dove le linee di sviluppo della città siano frutto del confronto e della condivisione con tutti i cittadini. Sogno una Gemona dove il territorio e l’ambiente siano motivo di uno sviluppo responsabile, di un turismo “dolce”, siano un patrimonio da lasciare in eredità ai nostri figli migliore di quanto l’abbiamo trovato.
Nessun commento:
Posta un commento