mercoledì 12 novembre 2008

ECONOMIA REALE DEL FRIULI

Come sempre Paolo Menis ci regale interessanti spunti di riflessione.
L’intervento del Governo USA per tamponare la crisi finanziaria delle banche e di Wall Street fa molto riflettere e dà un forte schiaffo a chi ha sempre sostenuto la capacità di autogoverno del mercato senza regole e del liberismo sfrenato. In realtà, l’assenza delle regole non è la patria delle libertà ma una giungla in cui i più forti possono prevalere senza scrupoli, sui più deboli. L’etica dei comportamenti e le regole sono indispensabili per il buon funzionamento dei mercati: l’assenza di meccanismi di ridistribuzione, di trasparenza delle contabilità, diffondono un malessere civile che non aiuta (anzi!!!) la vita democratica di una nazione (!).
Da oltre 10 anni molto denaro si sta accumulando verso tre direzioni principali: 1) da Occidente ad Oriente (Cina, India, ecc.); 2) dai Paesi progrediti e dai consumi elevati verso i Paesi detentori di materie prime (soprattutto energetiche come petrolio, gas ecc.); 3) dalle classi "medie" della popolazione verso le classi "alte". La concentrazione di tanto denaro nelle mani di Paesi come Cina, Russia, Paesi del Golfo, ecc. che non brillano per la loro democrazia e dove i loro presidenti, populisti e proprietari di ampi pezzi di mercato e di varie testate giornalistiche e reti televisive (guarda un po’...), deve preoccuparci! Perché essi useranno il loro potere per rafforzarsi e arricchirsi ancora di più, e non per innalzare la qualità della vita dei loro cittadini. A questo punto la forbice si aprirà ancora: i ricchi saranno più ricchi a scapito dei sempre più poveri e del ceto medio.
In questa situazione generale, al nostro Governo nazionale viene offerta una ghiotta occasione per aiutare veramente le famiglie (ma perché non lo fa?), potrebbe, infatti, modificare le leggi sul bilancio delle banche in modo che le stesse guadagnino un po’ meno e i risparmi delle famiglie non vengano rosicchiati ma siano effettivi.
Paolo Menis

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