domenica 14 dicembre 2008

III Domenica d'Avvento

Sono due le realtà cui si fa appello normalmente quando ci si sente in preda alla paura, alla sofferenza, al bisogno: - la scienza e la legge.
La scienza perché ci dà soluzioni pratiche a problemi pratici: la salute, il cibo, l'acqua pulita, il benessere.
La legge perché mette a posto le cose e ci difende dalle aggressioni.
Ed invochiamo allora sempre nuovi e più aggiornati strumenti di indagine scientifica e capitali immensi che applichino le ricerche alla tecnologia e le traducano in beni fruibili.
E invochiamo leggi più severe, pene più grosse, polizia più efficiente.
Ed è vero che queste realtà ci aiutano a risolvere i nostri problemi. E' vero che vanno utilizzati questi mezzi per "salvarci" nei casi concreti della vita.

Ma se dietro queste soluzioni tecniche non ci sono persone che hanno un cuore nuovo, cioè amante, cioè fraterno, cioè che ha interesse per il destino di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, questi mezzi non serviranno finalmente a nulla.
Allungheremo la durata della vita, ma per essere ancor più disperati di fronte alla morte. Ci garantiremo dalle rapine di tutti i giorni, ma la povertà del mondo e la malvagità dei cuori egoisti troveranno ugualmente la strada per insinuarsi nelle nostre sicurezze fasulle.
La liberazione del Cristo ci cambia il cuore, le prospettive, le relazioni, i progetti, i comportamenti concreti e ci toglie perfino la paura di morire.
O il Natale ci porta questo, o non serve a nulla. Meglio allora augurarci onestamente: "Buon Panettone!"

don Paolo Bagattini

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