lunedì 22 dicembre 2008

Eliogio dello -spr+eco


Lo scorso fine settimana mi sono letto questo interessante libretto di Andrea Segrè (Preside della facoltà di Agraria all’Università di Bologna).
Si tratta di una “vivace” lezione che si sviluppa attorno a due temi: spreco e sufficienza.
Si legge:
Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un modo finito è un folle, oppure un economista.
L’idea del trikle down, la teoria dello sgocciolamento cara agli economisti dello sviluppo, sosteneva che la crescita economica, anche se concentrata in piccoli gruppi al vertice della società, avrebbe comunque portato benefici alla società intera: la ricchezza sarebbe discesa a pioggia sulle fasce meno abbienti.
Gli avvenimenti degli ultimi decenni hanno smentito questa teoria, non solo nei paesini via di sviluppo, ma anche nelle aree economicamente più avanzate dove la forbice della disuguaglianza economica mette in crisi società sempre più divise tra chi ha molto e chi niente.
Esiste una letteratura sterminata che concorsa sull’impossibilità di estendere a tutti gli abitanti del pianeta lo stile di vita che oggi solo un quinto della popolazione mondiale possiede.
….
La scommessa è fare della povertà nelle sue molteplici manifestazioni un nuovo ambito di attenzione e di ricerca. Proprio ripartendo da ciò che si è da sempre temuto e rifiutato è possibile aprire strade nuove di pensiero e di azione non solo a vantaggio del “poveri”, ma in vista di un cammino nuovo per tutta l’umana convivenza.

In conclusione del libro sono citate alcune massime che ci aiutano a intravedere nuovi scenari:

“L’avaro contempla ciò che possiede, il saggio possiede ciò che contempla.”

“Le cose che contano non si possono contare. (Albert Einstein)

1 commento:

Anonimo ha detto...

lol,so nice